Fonte: Libriefumettidacollezione |
Il libro è ambientato durante la guerra fra Messico e Stati Uniti, quindi fra il 1846 e il 1848. Don Pablo Guzman è capitano di una vecchia nave da guerra messicana chiamata il Poplador, la quale è incaricata di costeggiare le coste californiane per combattere la flotta statunitense. Tuttavia la nave è vecchia di 29 anni e l'equipaggio è poco fedele e motivato: si tratta soprattutto di californiani o americani del Nord. Dopo giorni di navigazione, si scontrano con un incrociatore americano, il quale ha la peggio, ma il Poplador è ridotto a un rottame. In una notte di tempesta l'equipaggio riesce a sbarcare, anche se dimezzato, su un'isola semideserta.
Qui costruiscono delle capanne e si occupano della loro sopravvivenza, finché una nave americana, la Richmond, non si ancora in una baia dell'isola. I naufraghi, con l'inganno, l'abbordano e uccidono tutti gli yankees a bordo. Sulla nave trovano una dozzina di ribelli californiani incatenati, che accettano di aiutare il Messico, anche se prima combattevano per rendere libera la California sia da messicani che da statunitensi. Il capitano conta di servire ancora la patria con quella nave, ma in alto mare una rivolta scoppia contro i messicani: dopo una sanguinosa battaglia vengono tutti uccisi a parte Don Guzman, l'ufficiale italiano Michele Galla e il mastro Josè. I ribelli vogliono diventare infatti pirati, ma una notte José, che si era finto loro complice, prepara la fuga su un canotto.
Prima però il capitano fa saltare in aria la Richmond per vendetta e anche per fare in modo di non essere catturato nuovamente. Il canotto, battezzato Giovane Italia in onore di Michele, naufraga su un'isola popolata da antropofaghi. Qui i tre naufraghi fanno conoscenza di una tribù di cui devono guarire il capo, ma questo muore. I marinai allora scappano e vengono salvati da una nave peruviana. Tornati in Messico constatano che questo sta perdendo la guerra, infatti pochi mesi viene firmata la resa. I tre coraggiosi non vengono dimenticati: diventano ufficiali della marina messicana.
Premetto una cosa: anch'io gestisco un blog su Salgari (l'ho aperto ieri), e oggi mi sono imbattuto nel tuo blog, eccezionale, lasciamelo dire. La cosa che mi fa più piacere è il fatto di trovare un mio coetaneo appassionato delle avventure del Capitano, proprio come me. Non so quale sia la tua situazione, ma tra i miei amici è già difficile trovarne uno che legga, figurarsi poi Salgari!!!
RispondiEliminaSaluti Salgariani,
Lorenzo
Ciao Lorenzo!
RispondiEliminaSono felicissimo che tu mi abbia scritto e di aver trovato un nuovo appassionato di Salgari! Segnalami pure il tuo blog, lo andrò a vedere volentieri.
Leonardo
Rieccomi! Rispondo ora al tuo messaggio: il blog è https://tuttosalgari.blogspot.com/
EliminaPer ora ho solo due post... sai com'è, con la scuola non riesco più di tanto a lavorarci sopra.
Visualizzando il profilo troverai anche la mia mail, anche se penso tu già ce l'abbia, così non dovremo scriverci tramite commenti, se a te fa piacere!
Alla prossima,
Lorenzo