domenica 3 febbraio 2019

I drammi della schiavitù

Fonte www.emiliosalgari.it
I drammi della schiavitù è un libro di Salgari pubblicato da Voghera nel 1896. Il libro è ambientato nella seconda metà dell'800, sulle coste dell'Africa, luoghi dove ancora si praticava la tratta degli schiavi, nonostante fosse proibito da molte nazioni europee, che provvedevano a sorvegliare le coste con navi da guerra che avevano il compito di sterminare i negrieri. Tuttavia c'erano ancora persone che, spinte dai grandi guadagni, tentavano questo disonesto commercio. Fra queste persone c'è il capitano della "Guadiana", Alvaez e il suo equipaggio. Questi personaggi si recano come da abitudine sulle coste africane, dove un re locale gli fornisce gli schiavi in cambio di mercanzie varie. Fra gli schiavi spiccano Niombo e Seghira, il primo un capo tribù erculeo e la seconda una giovane e bella meticcia i cui parenti sono morti e la cui tribù è stata annientata. La donna colpisce fin da subito il capitano Alvaez, che gli offre la libertà, ma lei rifiuta, perchè non sa dove andare e sarebbe stata rifatta schiava. I cinquecento schiavi acquistati vengono caricati sulla "Guadiana", ma sono trattati meglio rispetto che sulla altre navi. Infatti via via che il romanzo prosegue il capitano e i suoi due fidi, Horvado e Vasco, diventano sempre più umani e alla fine arriveranno a rinnegare la tratta e a pentirsi, liberando Niombo e promettendo di liberare tutti gli schiavi sulla nave. Dopo la Guadiana affronta vittoriosamente due navi da guerra che combattevano i negrieri, ma durante il combattimento Alvaez viene ferito gravemente e a tradimento. Durante la guarigione nasce l'amore fra Seghira, la schiava liberata, e Alvaez, ma nasce il sospetto che il secondo di bordo, Kardec, voglia uccidere il capitano e che sia stato lui a ferirlo a tradimento. Successivamente scoppia una tempesta e durante questa la "Guadiana" e un'altra nave carica di emigranti collidono, rovinando irreparabilmente entrambe. La "Guadiana" sta affondando, ma i marinai hanno il tempo di costruire una zattera, dove salgono quasi tutti i marinai, Niombo, Seghira, Vasco e Hurtado. All'appello mancano tutti i cinquecento schiavi e anche il capitano, che è stato pugnalato nella sua cabina. Vasco e Hurtado scoprono che è stato Kardec, ma non riescono a condannarlo perchè difeso dagli altri marinai. Nei giorni seguenti Kardec rivela il suo segreto amore per Seghira, e che per questo ha ucciso il capitano Alvaez. Seghira è inorridita ma accetta di amare Kardec, ma in realtà trama un piano per ucciderlo. Una volta raggiunte nuovamente le coste africane con la zattera Niombo fugge con l'aiuto di Seghira e rintraccia la sua tribù, che cattura i marinai. Kardec viene ucciso dopo aver scoperto il piano di Seghira e di Niombo e i marinai vengono fatti schiavi e venduti a una tribù, a eccezione di Vasco e Hurtado, che vengono lasciati liberi , perchè avevano protetto Seghira. Questi due decidono di rimanere con la tribù di Niombo, Seghira amerà quest'ultimo, ma ricorderà sempre Alvaez.
I drammi della schiavitù è un romanzo ricco di suspence, ci si immedesima fin da subito nei personaggi, anche in quelli che sono più ambigui come Kardec (estremamente buono con Seghira e crudele con gli schiavi), e che mostrano il lato "buono" e quello "cattivo". E' anche un romanzo ricco di sorprese, ad ogni capitolo al lettore vengono stravolte le idee che si era fatto e non sa mai come andrà a finire. Dietro però questa intrigante ed entusiasmante storia si cela il parere di Salgari, che si esprime contro lo schiavismo, lo si nota dai dialoghi fra i personaggi e da certe loro azioni e dal finale, che stravolge i ruoli: i crudeli schiavisti vengono puniti facendo provare loro gli orrori della schiavitù.
Per scaricare gratuitamente il libro fate clic qui, vi porterà su Wikisource. 

Nessun commento:

Posta un commento