domenica 12 febbraio 2017

Sull'Atlante

Fonte: www.letteraturadimenticata.it
Sull'Atlante è un libro di Emilio Salgari scritto nel 1908 e pubblicato dall'editore Bemporad. E' ambientato in Algeria fra il deserto del Sahara e la catena montuosa dell'Atlante. Il libro mi è piaciuto e mi ha fatto conoscere la legione straniera francese, che non conoscevo, e anche il fatto che torturassero i disertori della Legione o i legionari che si erano ribellati nei bleds nel deserto.
I due legionari Enrico e Michele Cernazè sono due disgraziati che hanno perso tutte le loro ricchezze. Enrico, livornese aveva ereditato dal padre un brigantino, ma gli era stato rubato, mentre l'ungherese Michele aveva sperperato le sue ricchezze a Montecarlo. Dopo aver perso il suo castello, si era arruolato nella Legione straniera ed aveva combattuto valorosamente in Messico, ma spinto dal desiderio di rivedere la patria aveva cercato di fuggire, era stato catturato e portato al bled. Mi stupisce il fatto che la Legione Straniera fosse come un'ultima possibilità in alternativa al suicidio, Accoglieva anche e per la maggior parte persone di altra nazionalità, e che quindi non combattevano per la patria. Se volete altre informazioni sulla Legione straniera potete andare su Wikipedia

giovedì 2 febbraio 2017

Le pantere di Algeri

Fonte: it.pinterest.com
Le pantere di Algeri è un libro di Salgari scritto nel 1903 e pubblicato dall’ editore Donath. È ambientato fra l’Isola di San Pietro (dove si trovava il castello della contessa di Santafiora), vicino all’isola di Sant’ Antioco, nella Sardegna del sud-ovest, e Algeri.
È ambientato nel 1630 durante la Repubblica di Venezia, quando questa dava segni di decadenza sotto la potenza dell’Impero Ottomano, avendo già perso l’isola di Cipro. La storia si svolge proprio ad Algeri, una delle città più importanti dell’impero.
Mi ha interessato la descrizione storica della Repubblica di Venezia di quel periodo, che solitamente non si studia a scuola. Mi ha colpito come nei bagni di Algeri (e in tutto l’Impero) si torturassero gli schiavi cristiani, presi dalle coste italiane, francesi e spagnole o durante scorrerie avvenute per mare e di come dei “fregatari” , pagati da parenti dei cristiani rapiti, fingendosi commercianti tentassero di farli fuggire a costo della vita. La trama è molto avvincente ed è basata su amori, avventure, vendette e assassinii .

Mi ha stupito il coraggio di Carlo (il conte) e quello dei suoi compagni, che partirono per un paese nel quale, se fossero stati scoperti, sarebbero stati uccisi.
Per maggiori informazioni sulla Repubblica di Venezia potete andare su: Wikipedia