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Le
pantere di Algeri è un libro di Salgari scritto nel 1903 e pubblicato dall’
editore Donath. È ambientato fra l’Isola di San Pietro (dove si trovava il
castello della contessa di Santafiora), vicino all’isola di Sant’ Antioco, nella
Sardegna del sud-ovest, e Algeri.
È ambientato
nel 1630 durante la Repubblica di Venezia, quando questa dava segni di
decadenza sotto la potenza dell’Impero Ottomano, avendo già perso l’isola di
Cipro. La storia si svolge proprio ad Algeri, una delle città più importanti
dell’impero.
Mi ha
interessato la descrizione storica della Repubblica di Venezia di quel periodo,
che solitamente non si studia a scuola. Mi ha colpito come nei bagni di Algeri
(e in tutto l’Impero) si torturassero gli schiavi cristiani, presi dalle coste
italiane, francesi e spagnole o durante scorrerie avvenute per mare e di come
dei “fregatari” , pagati da parenti dei cristiani rapiti, fingendosi
commercianti tentassero di farli fuggire a costo della vita. La trama è molto
avvincente ed è basata su amori, avventure, vendette e assassinii .
Mi ha
stupito il coraggio di Carlo (il conte) e quello dei suoi compagni, che
partirono per un paese nel quale, se fossero stati scoperti, sarebbero stati
uccisi.
Per maggiori informazioni sulla Repubblica di Venezia potete andare su: Wikipedia
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