giovedì 21 dicembre 2017

Il Re del mare

Fonte: www.rikipedia.it
"Il Re del mare" è un libro scritto da Salgari e pubblicato (per la prima volta in volume) dall'editore Bemporad nel 1906.
Il racconto inizia nel 1868, cioè 11 anni dopo i fatti avvenuti nel precedente libro, "Le due Tigri".
I personaggi sono in una situazione di crisi: Mompracem è sotto attacco e gli inglesi vogliono che Sandokan la lasci, mentre Tremal-Naik e sua figlia Darma, che avevano fondato delle fattorie nel Borneo, sono sotto assedio da parte di una tribù di dayaki. Per questo motivo Yanez de Gomera (il luogotenente e amico di Sandokan), Sambigliong e alcuni tigrotti armano la "Marianna", un praho (imbarcazione malese) e si recano a liberarlo. Dopo molte avventure e una serie di misteri inspiegabili riescono, grazie a un piano di Yanez, a scappare. Tuttavia la "Marianna" affonda e Tremal-Naik e Darma vengono catturati. Dopo svariati combattimenti contro i dayaki, Yanez acquista da degli statunitensi una corazzata rivestita di ferro, la migliore della zona.
Sandokan nel frattempo è stato cacciato da Mompracem e raggiunge la nave americana, ormai battezzata da Yanez "Il Re del mare". I due scoprono che Tremal-Naik e Darma sono prigionieri di un certo Sir James Moreland, a quanto pare un misterioso inglese ricco, giovane e potente. Ancora una volta Yanez si lancia in un'impresa e libera i due, che però non sono stati trattati male. Tuttavia Moreland li insegue con la sua nave e si scontra con la nave di Yanez. E' la prima grande prova per il "Re del mare", che esce vittorioso dallo scontro.
 A partire da questo momento Sandokan e Yanez dichiarano guerra ufficialmente al Regno Unito.
Sandokan e Yanez iniziano a scorazzare per il mare saccheggiando le navi inglesi e lasciando libere quelle delle altre nazioni. Tuttavia la situazione non è ottimale: il praho che forniva carbone e armi alla corazzata viene distrutto, una tentata rivolta interna a favore di Sandokan viene stroncata, una flotta insegue senza tregua il "Re del mare" ...
La fine è vicina: un giorno la corazzata è ferma in mare, il carbone è finito, ma i pirati malesi  guidati da Sandokan sono pronti a morire combattendo. La nave è circondata da una flotta di corazzate di potenza poco inferiore a quella del "Re del mare". Inizia la battaglia, ma le sorti sono decise, la superiorità di Moreland (che guida la flotta) è schiacciante.
Tuttavia, finita la battaglia Moreland raccoglie i sopravvissuti del "Re del mare" per curarli fino alla guarigione. Il motivo è presto chiaro: Moreland ama Darma, ricambiato, anche se il padre della ragazza (Tremal-Naik) ha contribuito all'assassinio di Suyodhana, capo della feroce setta dei thugs e  padre dell'innamorato. Sandokan e Yanez sono molto sorpresi dal fatto che Moreland sia figlio di Suyodhana, ma si riappacificano con l'inglese.
FINE

mercoledì 1 novembre 2017

Le due tigri

Fonte: www.emiliosalgari.it

“Le due tigri” è un libro di Salgari pubblicato nel 1904 dall'editore Donath.
Il libro è ambientato in India nel 1857 e vede come protagonisti Sandokan, la tigre della Malesia, e Suyodhana, la Tigre dell'India.
Il primo si reca in India per aiutare Tremal-Naik perché la figlia Darma è stata rapita dai Thugs (strangolatori). 
Sandokan, Tremal-Naik e Kammamuri, il suo fedele servo, si recano, a bordo di un praho (barca) a Rajmangal, sede della setta dei Thugs. Con loro c'è anche Yanez, il fedele amico di portoghese di Sandokan e i suoi tigrotti. Per non insospettire i Thugs mettono in atto molte strategie, ma gli strangolatori non si fanno prendere di sorpresa e tendono loro molti agguati durante il tragitto. 
Sandokan e amici devono infatti affrontare sia le astuzie dei Thugs, che i pericoli della jungla, come tigri, rinoceronti, gaviali e molti altri. Durante il percorso incontrano un soldato inglese, a cui salvano la vita, che poi ricambierà il grande favore fattogli.
Finalmente arrivano a Rajmangal, dove sterminano i Thugs, nonostante siano molto numerosi, e Sandokan fa inondare i loro sotterranei.
Purtroppo Suyodhana è scappato con Darma a Delhi, dove stava imperversando la rivoluzione dei cipay. 
Sandokan, Yanez, Tremal-Naik e pochi tigrotti si fingono rivoluzionari e si uniscono ai ribelli, ma solo per punire Suyodhana. Nella città vengono catturati dai Thugs, ma grazie all'aiuto di un amico di Tremal-Naik riescono a scappare. 
Raggiungono la villetta di Suyodhana e dopo un combattimento fra lui e Sandokan, il primo cade trafitto a terra, ucciso da un colpo di pugnale.
Ritrovano Darma, ma proprio in quel momento i soldati inglesi, che avevano assediato Delhi per sconfiggere i rivoltosi, invadono la citta e raggiungono la villetta…stanno per aprire il fuoco contro Sandakan e i suoi amici, quando si sente tuonare una voce... :"Fermi, che nessuno faccia fuoco!" 
A dire queste è proprio l'ufficiale inglese che in precedenza avevano aiutato, e che ora ricambia salvandoli.

Tremal-Naik, la figlia e tutti gli altri lasciano Delhi, dove gli inglesi stavano massacrando i rivoltosi indiani, e tornano a Mompracem.
FINE

martedì 3 ottobre 2017

I pirati della Malesia

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Fonte:http://www.10righedailibri.it

I pirati della Malesia è un libro di Salgari pubblicato nel 1896 dall'editore Donath. Il libro è ambientato fra Mompracem (covo di Sandokan) e Sarawak (capitale dello stato del rajah James Brooke). 
Il pirata Sandokan viene soprannominato "La tigre della Malesia", mentre Brooke viene chiamato "Lo sterminatore di pirati", perciò i due sono acerrimi nemici. 
Il libro inizia con la cattura da parte di Yanez (il secondo di Sandokan) di Kammamuri e di Ada Corishant.
Ada è la cugina di Marianna e Sandokan, scoperta la familiarità con la sua defunta moglie, decide di aiutarla. Purtroppo Ada è diventata pazza, dopo che a Rajmangal (Vedi post precedente) suo padre era stato ucciso dai thugs e il suo fidanzato era stato catturato dagli inglesi.
Sandokan decide quindi di liberare Tremal-Naik, il fidanzato di Ada, che si trova proprio nelle mani di Brooke. 
I pirati organizzano una spedizione e, dopo tante avventure in mare, riescono a raggiungere Sarawak. Yanez si finge un lord inglese e si reca nel palazzo di Brooke dove, aiutato da Kammamuri, fa in modo che Tremal-Naik prenda un veleno che sospende la vita, in modo che venga sepolto. 
Sandokan, con i suoi tigrotti, disseppellisce Tremal-Naik ma viene attaccato poiché nel frattempo Yanez, catturato, ha svelato il piano. Fortunatamente Sandokan vince e cattura Brooke, che viene liberato in cambio di Yanez. 
Purtroppo non sono ancora salvi e dopo un'aspra battaglia vengono tutti catturati. Sandokan, Yanez e i due tigrotti sopravvissuti vengono mandati in una nave di forzati; Ada, rinsavita grazie a Sandokan, viene liberata e parte in yacht con suo zio. Tremal-Naik e il suo servo Kammamuri vengono liberati grazie all'aiuto di Ada e dello zio di lei.
Sandokan e Yanez una volta saliti sulla nave provocano una rivoluzione dei forzati, ma i soldati rimasti incendiano la nave e scappano. La nave naufraga e i sopravvissuti approdano su una spiaggia. 
Purtroppo la notte vengono attaccati da un gruppo di antropofaghi, ma Sandokan e i suoi compagni si salvano, mentre i forzati vengono tutti decapitati. 
Ancora una volta vengono catturati da Brooke ma Sambigliong, un tigrotto, si salva.
Su consiglio di Sandokan, Sambigliong libera un pretendente al trono del rajah di Sarawak e scatena una rivoluzione guidata dai pirati di Mompracem.
Brooke viene spodestato e Sandokan e Yanez vengono liberati, Tremal-Naik si sposa con Ada e torna in India assieme al suo fedele servo Kammamuri.

giovedì 28 settembre 2017

I misteri della jungla nera

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Fonte: Wikipedia
I misteri della giungla nera è un libro di Salgari pubblicato dall'editore Donath nel 1895. 
Il libro è ambientato nelle Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo, che si trova fra l'India ed il Pakistan, dove è situato l'immenso delta del Gange, il fiume sacro per gli induisti. Il protagonista è Tremal-Naik, un cacciatore indiano che abita, assieme a quattro servi questa regione quasi deserta, piena di animali pericolosi e di malattie mortali. Nella jungla, iniziano ad accadere fatti alquanto strani, due servi vengono trovati strangolati nella foresta e Tremal-Naik inizia a vedere una bellissima fanciulla bianca che sembra divina. Tremal-Naik e il suo servo Kammamuri, per far luce su questi fatti si recano a Rajmangal, l'isola dove sono stati trovati morti i due cacciatori e dove era stata vista la ragazza. Sull'isola scoprono gli assassini e Tremal-Naik non riesce a frenarsi, così, per vendicarsi uccide uno strangolatore. I due indiani si dividono, inseguiti dagli assassini, molto numerosi. Tremal-Naik trova una pagoda dove rivede la fanciulla divina, il cui nome in realtà è Ada Corishant, che già ricambia l’amore di Tremal-Naik. Colui vuole farla fuggire, dato che  Ada odia gli strangolatori, suoi rapitori. L’indiano, però viene sorpreso, pugnalato e gettato nella giungla. Fortunatamente Kammamuri lo trova ancora vivo e lo trasporta al sicuro nella sua casa. Manciadi, un thug (strangolatore) si finge naufrago e riesce dopo alcune settimane a uccidere un altro servo, e dopo aver tentato di commettere un secondo delitto contro Tremal-Naik, viene ucciso da Kammamuri. Apprendono da Manciadi, prima che morisse che gli strangolatori sono una setta che adora la dea della morte Kali e che hanno rapito Ada per farla diventare la vergine della Pagoda, e secondo la tradizione non può sposarsi. Kammamuri e Tremal-Naik, imbarcatisi in un canotto con Darma, la tigre ammaestrata, si  recano a Rajmangal (l'isola dove si trova il covo degli strangolatori) e si introducono nei suoi sotterranei. Qui rapiscono Ida, ma perdutisi nei sotterranei vengono catturati. Qui si conclude la prima parte del libro.


Nella seconda parte del libro, emerge un altro personaggio, il capitano Harry Macpharson, un inglese che odia i thugs e che li vorrebbe sterminare. Tremal-Naik, (catturato nei sotterranei) viene risparmiato dai thugs a patto che uccida proprio questo capitano inglese, e se ci fosse riuscito, i thugs gli avrebbero lasciato Ada. Tremal-Naik, tenta varie volte l’omicidio, ma tutte le volte fallisce. All’ennesimo tentativo, per una coincidenza impossibile, mentre sta per uccidere il capitano inglese, scopre che ... Harry è il padre di Ada Corishant! 
I due si alleano, preparano una spedizione navale contro Rajmangal e finalmente liberano Ada, ma i thugs sono ancora numerosi...

martedì 19 settembre 2017

Le tigri di Mompracem

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Fonte: Wikipedia
Le tigri di Mompracem è un libro di Emilio Salgari pubblicato dall’editore Donath nel 1900. Il libro è ambientato nell’attuale Malesia, nella parte settentrionale del Borneo, vicino a Labuan. Il protagonista del romanzo è Sandokan, un temutissimo pirata che risiede a Mompracem. Quest’isola funge da covo dei suoi pirati, una grossa banda, che vedono il loro capo Sandokan come un dio. 
Il capo dei pirati ha come secondo Yanez, un portoghese che ha cominciato le scorribande assieme a Sandokan e che chiede vendetta per la morte della sua famiglia, uccisa a tradimento dagli inglesi e dal sultano di Varauni. 
A Labuan, piccola isola vicina alle coste del Borneo, si trova la villa del lord inglese James Guillonk, zio della bellissima Lady Marianna, una fanciulla anglo-italiana, rimasta orfana da giovane. Sandokan vuole vedere questa divina fanciulla, chiamata La perla di Labuan, e per questo si imbarca su un praho (tipica imbarcazione malese) per andare a Labuan. Purtroppo, dopo una terribile battaglia contro un incrociatore, il praho viene affondato, tutti i pirati muoiono e Sandokan, colpito da un colpo di pistola, cade in mare. Il protagonista riesce però a raggiungere a nuoto l’isola di Labuan, dove viene curato nella stessa villa di James Guillonk, il suo acerrimo nemico. Qui conosce Marianna e le confida il suo amore, che viene ricambiato. Settimane dopo, però, Sandokan viene riconosciuto ma riesce a scappare assieme a Giro-Batol, un pirata che era sopravvissuto alla strage nello stesso modo di Sandokan. Tornati a Mompracem organizzano una seconda spedizione durante la quale, grazie ad un abile travestimento di Yanez, riescono a far fuggire Marianna, anche lei innamoratissima di Sandokan.  
Durante la loro assenza i pirati lasciati a Mompracem vengono attaccati e decimati, e un secondo attacco si prepara. I pirati lottano con tutte le loro forze, ma la flotta nemica composta da una coalizione fra inglesi, spagnoli, olandesi e malesi, dopo gravi perdite, sconfigge i pirati di Mompracem, costringendoli alla ritirata. I pirati superstiti fuggono su tre prahos, due dei quali affondano in seguito ad un'altra battaglia. Sandokan e Marianna vengono catturati dall’equipaggio della corvetta ma il praho su cui si trova Yanez riesce a fuggire. Sandokan, con un apposito veleno, si sospende la vita e con un finto funerale viene gettato in mare, dove nuota fino al praho di Yanez, che nel frattempo ha trovato dei rinforzi. Insieme attaccano il praho e salvano Marianna che, felice, salpa per un’isola indonesiana assieme a Sandokan, il suo sposo, e agli ultimi tigrotti.
Potete trovare l'ebook gratis del libro su: Biblioteca salgariana

lunedì 28 agosto 2017

Le aquile della steppa

Fonte: http://www.emiliosalgari.it
Le aquile della steppa è un libro di Salgari del 1907 pubblicato dall'editore genovese Donath. Il libro è ambientato in Uzbekistan, vicino alla città di Samarcanda, nel 1875. Il protagonista Hossein sta per sposarsi con Talmà, una bellissima fanciulla. Purtroppo però, proprio il giorno delle nozze dei briganti, chiamati le Aquile della steppa, rapiscono Talmà, portandola via. Hossein prepara una spedizione grazie all'aiuto del padre, un ricco e famoso beg (capo). Alla spedizione partecipanoanche il poderoso Tabriz, servo fedele di Hossein, il cugino Abei, nipote del beg, e la scorta. La spedizione si dirige a Kitab, dove Abei parla con il capo della città per capire dove si trova Talmà. Abei torna dal cugino Hossein dicendogli che Talmà è in città, ma in cambio dell'informazione data i cinquanta cavalieri di Hossein dovranno combattere contro i russi, che stanno per assediare Kitab. Hossein acconsente; i russi assediano la città e la battaglia comincia. I russi stanno per vincere, inoltre Abei comunica che Talmà ha lasciato la città con le aquile della stappa, così Hossein con i suoi 50 cavalieri decide di abbandonare la città dalla parte meno controllata dai russi. Durante il combattimento per fuggire, Abei spara alle spalle e a tradimento sia a Hossein che a Tabriz, che vengono salvati ma anche arrestati dai russi che trovano nelle loro tasche delle lettere compromettenti messe lì da Abei. I due allora capiscono che a far rapire Talmà dalle aquile della steppa è stato Abei, poiché innamorato della fanciulla. Hossein e Tabriz vengono condotti ad una città, ma durante il tragitto, grazie ad una tempesta di sabbia, riescono a fuggire. Intanto, inscenando un finto attacco alle Aquile della steppa sue complici, Abei riesce ad impadronirsi di Talmà e tornare dal beg, dicendogli che suo figlio è stato ucciso dai russi, assieme al servo Tabriz. Nel frattempo, i due vogliono giungere ad una città fluviale per tornare casa, ed un gentile ammaestratore di scimmie si offre di far loro da guida, ma in realtà non è altro che una spia incaricata da Abei di ucciderli. I tre entrano nella cittadella dove vengono assediati da soldati uzbeki, alleati dei russi, in una capanna, mentre vedono fuggire Karawal, la spia di Abei. Tabriz, però riesce a trovare un insperato passaggio sottoterra che li conduce alla cinta, dove scaricano i cannoni sugli uzbeki, che si danno alla fuga. Tabriz e Hossein scappano a cavallo e dopo ore di galoppo raggiungono Karawal, dove Hossein gli promette salva la vita se testimonierà contro Abei: lui accetta. I beg è felicissimo di rivedere il figlio e, dopo il chiarimento, furioso contro Abei, che per punizione viene decapitato. Karawal, per paura di subire la stessa sorte, scappa ma viene ucciso da un colpo di fucile di Tabriz, che non lo aveva perdonato, come invece aveva fatto Hossein.
Dopo tante avventure Talmà e Hossein finalmente si sposano.

martedì 22 agosto 2017

Gli orrori della Siberia

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Fonte: mercatinodellibrousato.com
Gli orrori della Siberia è un libro di Emilio Salgari scritto nel 1900 e pubblicato dall'editore Donath. Il romanzo è ambientato in Siberia nel 1862. Il libro parla di un ex colonnello polacco, di nome Wassiloff che, dopo aver combattuto per la Russia, diventa nichilista e per questo arrestato e inviato verso le miniere della Russia orientale. Il libro narra il lungo cammino dei forzati attraverso la Siberia, legati assieme con lunghe catene di metallo, chiamate per questo "catene umane". Durante il cammino morivano moltissime persone, quelle che sopravvivevano morivano lavorando nelle miniere; non c'eraalcuno scampo alla morte. Fortunatamente il polacco, assieme a un suo amico, studente di Odessa, incontra un capitano, anche lui polacco, che un tempo combatteva sotto gli ordini del colonnello, e che non lo aveva dimenticato. Il capitano Baunje quindi fa in modo che la loro marcia sia il meno penosa possibile.
Durante il cammino il colonnello contatta sua sorella Maria che, assieme al suo servo e al suo cocchiere, parte per salvarlo attraversando la Siberia con una slitta. La giovane sorella passa moltissimi pericoli, fra i quali lupi, orsi, cosacchi (soldati russi) e briganti, senza contare l'asprezza del territorio siberiano. Il generale e lo studente vengono spediti a lavorare in una miniera e tentano la fuga, ma vengono fermati. La sorella viene catturata da soldati cosacchi che scortavano una colonna di forzati; tutto sembra perduto per loro, ma la sorella chi trova a capo di quel drappello? Proprio il capitano Baunje che aveva aiutato il fratello e che era stato mandato a scortare un'altra colonna di forzati, come punizione per non averne uccisi a sufficienza nella precedente! Il capitano e la sorella quindi si recano alla miniera e, grazie ad un abile stratagemma, la ragazza libera il fratello e il suo amico studente, assieme ad un altro forzato. Dopo altre avventure e inseguimenti raggiungono la frontiera cinese, ma non sanno come oltrepassarla, visto che è guardata da molti reggimenti di cosacchi. Fortunatamente incontrano una tribù nomade cinese che li aiuta, attaccando i russi. Il piccolo gruppo di protagonisti riesce a varcare la frontiera, ma dopo un tradimento dei mandarini di frontiera vengono riportati in Russia. I nomadi non se la cavano molto meglio, perchè il loro bestiame viene preso dai cosacchi. Fortunatamente lo studente Ivan, amico del generale riesce, a scappare e a raggiungere i nomadi che avevano un grande senso di ospitalità Ancora grazie ad uno stratagemma i forzati, Wassiloff, Maria e i suoi servi riescono a scappare in Cina, dove Maria si sposa con Ivan, unamico del fratello e la tribù nomade riesce a riavere il suo bestiame assieme ad una grande ricompensa in denaro da parte di Wassiloff e Maria.    

giovedì 27 luglio 2017

Biblioteca di Zero Branco

La mia biblioteca preferita è quella di Zero Branco, la "Gaetano Cozzi" a Villa Guidini. Lì ho trovato i primi libri di Emilio Salgari, grazie alla gentilissima bibliotecaria Federica. Mi ha sempre aiutato a cercare i suoi libri, facendoli arrivare tramite scambio interbibliotecario da altre biblioteche della provincia di Treviso. Da poco ha pubblicato un post relativo al mio blog nella pagina Facebook della biblioteca. Se volete, andate a questo link (pagina Facebook della biblioteca) e, se potete, mettete "mi piace" nel post sul mio blog :-):-):-). Inoltre se conoscete la biblioteca o la frequentate, recensitela su Facebook e scrivete nei commenti cosa ne pensate.

venerdì 14 luglio 2017

¿Conoces a Emilio Salgari? Un sondaggio

Sono stato in Spagna con la mia famiglia e ho chiesto a 60 spagnoli se conoscevano Emilio Salgari. È da ricordare che lo spagnolo è la lingua con più traduzioni di libri di Salgari. Ho inserito tutti i dati in Excel e ho creato un grafico dividendo le risposte per fasce di età.

Ecco il risultato:

Le persone a cui ho chiesto sono principalmente nelle fasce di età centrali, mentre ho chiesto a poche persone nelle fasce di età esterne. Molto meno della metà delle persone conosce lo scrittore, solo 16 su 60, e i giovani sono quelli che lo conoscono meno. Solamente nella fascia di età sopra i 60 anni più della metà lo conosce. Molte persone, però, quando ho citato i titoli di alcuni libri, li conoscevano, ad esempio il Corsaro Nero e Le tigri di Mompracem, ma non ne conoscevano l'autore.

Successivamente ho chiesto alle persone che conoscevano Salgari se sapevano dirmi il titolo di un suo libro, ecco il risultato:


Solo 3 persone su 16 sapevano il titolo di un suo libro, 1 nella fascia di età 40/59 e 2 nella fascia di età sopra i 60 anni.

Fare questo sondaggio è stato divertente perché ho conosciuto tante persone simpatiche e disponibili a parlare con me. Ho parlato ad esempio con una signora e un signore di Buenos Aires i quali mi hanno detto che da ragazzi leggevano i libri di Salgari e che ne possedevano, segno che tempo fa era famoso, come in Italia. Anche un signore colombiano lo conosceva.
Ho parlato con una signora il cui padre, quando lei era piccola, aveva una grande collezione di libri di Salgari e di Verne. Ho poi incontrato una signora di Barcellona, con cui ho fatto una lunga chiacchierata, che lavora all' università e che scrive recensioni di libri.

Tutte le persone sono state super gentili. Non ho ricevuto nessun rifiuto alle mie richieste, sono stati tutti cordiali, aperti e molto disponibili, sicuramente più che in Italia.

Eccomi durante un’intervista.




¿Conoces a Emilio Salgari? Un sondeo

Durante mis vacaciones en España con mi familia he preguntado a 60 españoles si conocían a Emilio Salgari. El español es el idioma en que hay mas libros traducidos de Salgari. He insertado todos los datos en Excel y he creado un gràfico dividiendo las respuestas en grupos de edad. 

Esto es el resultado:


Las personas a quién le he hecho estas preguntas eran principalmente en los grupos de edad centrales, he preguntado a pocas personas en los grupos de edad exteriores. Mucho meno de la midad de las personas no lo conocìan, solamente 16 de los 60, y muy pocos  en los jovenes.  Solamente las personas de mas de 60 años lo conocían en numero mayor.
Muchas personas a quién he dicho algunos titulos de libros, como El corsario negro o Los tigres de Mompracem, los conocían, pero no los conectaban a Salgari.

Despues he preguntado a las personas que conocían a Emilio Salgari si conocían el titulo de uno de sus libros.

Esto es el resultado:




Solamente 3 personas de las16 conocían el titulo de un libro de Salgari, uno en le grupo de edad 40/59 y dos en el grupo sobre los 60 años.

Hacer este sondeo ha sido muy divertido porque he encontrado mucha gente muy simpática y disponible a hablar con migo.
Por ejemplo he hablado con una señora y un señor de Buenos Aires que me han dicho que cuando eran jovenes leían los libros de Salgari, y que ne tenian también. Esto porque Salgari en America del Sur en pasado era famoso, como en Italia. Un señor colombiano con quién he hablado también lo conocía.
He encontrado una señora, cuyo padre teníe una grande colleción de libros de Salgari y de Verne. He hablado muchisimo con una señora de Barcelona, que trabaja en la universidad y escribe críticas literarias.

Todas las personas fueron muy amables. Nadie ha negado risponder a mis preguntas, todos fueron muy amables y disponibles, mucho mas que en Italia.
Muchas gracias a todos los que me han ayudado con mi sondeo!


Y esto soy yo durante el sondeo.

Leonardo, 14 años


giovedì 13 luglio 2017

La Rosa del Dong-Giang

Fonte. www.emiliosalgari.it
La Rosa del Dong-Giang è un libro di Salgari pubblicato nel 1897 dall'editore Belforte. 
Il libro è ambientato nella Cocincina, ovvero nel Vietnam del sud, durante  l'invasione francese del 1859. La Rosa è Tay-See. una bellissima donna cocincinese, amata immensamente sia da un generale della sua stessa nazionalità, che con la forza diventa suo marito, che da un tenente spagnolo, essendo in quella campagna la Spagna alleata con la Francia. Tay-See è molto infelice, perchè ama lo spagnolo José, e disprezza il marito Tay-Shung con il quale è stata obbligata a sposarsi con. José viene catturato da Tay-Shung, che ignora chi lui sia, e lo risparmia, per poi farlo combattere con una tigre. José uccide la tigre e riesce a fuggire con Tay-See, grazie all'aiuto della sua domestica Kia e del marito di questa. I due amanti, però, vengono raggiunti e catturati dopo una resistenza disperata. Tay-Shung, che ama ancora immensamente la Rosa e che la tratta come una regina, le propone di perdonarla, a patto che lei ricambi il suo amore e che dimentichi José. La bella Tay-See non accetta e quindi Tay-Shung conduce entrambi presso un villaggio costiero con l’intenzione di farli schiacciare da un elefante. Per fortuna giunge in tempo un drappello spagnolo che sgomina i cocincinesi e uccide Tay-Shung. Tay-See implora perdono al morente e viene perdonata; in fondo il generale aveva come unica colpa quella di averla amata troppo. Tay-See e José, assieme a Kia, la domestica, e al marito Tay-Mit salpano con una nave per la Spagna.

Potete trovare e scaricare gratuitamente l'ebook “La Rosa del Dong-Giang” su Wikisource


mercoledì 28 giugno 2017

I pescatori di balene


 I pescatori di balene è un libro di Emilio Salgari pubblicato dall'editore Treves nel 1894.
Il libro è ambientato nel Mare di Bering e poi sulla costa dell’Alaska e nel suo entroterra. Il libro inizia con la caccia alle balene da parte del Danebrog, veliero danese noto per le sue avventurose cacce e per l'audacia del capitano e dell'equipaggio. Le balene scarseggiano e il Danebrog si spinge a nord per trovarne altre, ma l'inverno è vicino e il mare pullula di iceberg e icefield. In lontananza vengono avvistate delle balene e il Danebrog le segue, ma nel tentativo viene circondato dai ghiacci rimanendone bloccata senza più alcuna via di fuga. Il tempo passa e l'equipaggio si prepara allo svernamento, cioè a passare tutto l'inverno nel mare ghiacciato in attesa dell'estate. La temperatura scende a 40 gradi sotto zero e l'equipaggio si raccoglie attorno alle stufe. Arriva il Natale e la temperatura sale, vengono preparati un banchetto e una grande festa e viene pure realizzato un albero di Natale con un pennone! L'atmosfera è emozionante e veramente festosa e natalizia, ma purtroppo quella sera la punta di un iceberg crolla, tutto il banco di ghiaccio si muove e il Danebrog si spezza creando un’enorme falla. La nave sta per affondare ma l'equipaggio ancora non dispera; il fiociniere Koninson e il tenente Hostrup si recano sul banco di ghiaccio, dove poco lontano avevano costruito un magazzino, per prendere le baleniere e salvare i compagni. Purtroppo il banco di ghiaccio si sta frantumando, nonostante ciò i due coraggiosi riescono a giungere al magazzino, ma è troppo tardi per la nave, che affonda davanti ai loro occhi. I due vedono morire tutti i loro compagni, impotenti! Fociniere e tenente costruiscono allora una slitta trainata da una vela e giungono alla costa alaskiana. Il loro piano è quello di raggiungere un fortino della Compagnia della Baia di Hudson. Dopo molte avventure giungono a un villaggio indiano dei Tanana, ma questi dopo promesse di aiuto fuggono, saccheggiando la loro slitta. Koninson e Hostrup si vedono allora costretti a continuare il loro viaggio a piedi. Dopo numerosi incontri con animali feroci i due raggiungono il fortino, che per loro rappresenta la salvezza, e riescono anche a vendicarsi dei Tanana, uccidendo il loro capo. I due danesi, tratti in salvo mentre stavano per essere sbranati dai lupi, si fermano solo il tempo di rimettersi in forze, ricominciano il viaggio attraversando il Canada, per giungere a Quebec dove si imbarcano su una nave per New York. Da lì trovano un’altra nave per la Danimarca. Ritrovano i parenti che li credevano morti e ritornano al loro lavoro di cacciatori di balene, senza dimenticare le avventure che hanno vissuto.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo, ho trovato veramente interessanti le descrizioni di questi paesaggi ghiacciati, che possono sembrare monotoni ma sono invece ricchi di sfumature, fauna bellissima e dove i personaggi vivono avventure estreme.

Le foto sono quelle del mio libro acquistato ad un mercatino dell’antiquariato. Si tratta di una copia originale del 1894; i vecchi libri del periodo di Salgari sono quelli che preferisco e mi ritengo fortunato a possedere questo.

giovedì 22 giugno 2017

Conosci Emilio Salgari? Un sondaggio

Nel corso di due sabati pomeriggio passati in piazza a Mogliano Veneto ho chiesto a 120 persone se conoscevano Emilio Salgari. Ho inserito tutti i dati in Excel e ho creato un grafico dividendo le risposte per fasce di età. Ecco il risultato:


Si può notare che la maggior parte delle persone nella fascia di età tra i 40 e i 59 anni conosce Emilio Salgari, ma la conoscenza di questo scrittore diminuisce tra le persone al di sotto dei 40 anni e la sua conoscenza è molto bassa tra i più giovani.
Per quanto riguarda le persone sopra i 60 anni, probabilmente da giovani lo conoscevano, ma non avendo letto più suoi libri se lo sono dimenticato, anche se il campione, per questa fascia, non è molto ampio.
Successivamente ho chiesto alle persone che conoscenvano Emilio Salgari se sapevano dirmi un titolo di un suo libro. Ecco il risultato:


Si può notare che pochissimi hanno saputo dirmi un titolo, molti non hanno saputo rispondere, altri mi hanno detto Sandokan e altri ancora mi hanno detto titoli di libri di Verne, come "20.000 leghe sotto i mari".
Ho dedotto che chi non ha saputo rispondere alla seconda domanda probabilmente ha visto solo i film tratti dai libri dello scrittore come la famosa serie televisiva degli anni '70, o ha letto i libri di Salgari molto tempo fa e quindi non si ricorda i titoli.
Alla fine ho ringraziato tutti e ho consegnato a ciascuno questo bigliettino.


Ringrazio tutti coloro che mi hanno risposto, chi mi ha dato consigli per il blog e chi si è fermato a fare quattro chiacchiere con me. Purtroppo alcuni sono stati meno gentili.
Ringrazio anche le mie sorelle per il supporto, soprattutto mia sorella A che mi ha accompagnato entrambi i sabati a fare il sondaggio.

Domani presenterò questo sondaggio anche all'orale dell'esame di terza media, speriamo bene.
Aggiornamento su esito esame: ho preso dieci e lode!!!!!!!😃😃

giovedì 1 giugno 2017

Gli scorridori del mare

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Fonte: www.forum.tntvillage.scambioetico.org
Gli scorridori del mare è un libro di Emilio Salgari pubblicato nel 1900 dall'editore Donath. Nella prima parte del libro si parla di un negriero il quale si reca in Africa per comprare schiavi. Il capitano della nave conosce una tribù che gli cede i suoi prigionieri di guerra in cambio di alcol, generi alimentari, cianfrusaglie e fucili. Quell'anno però i prigionieri non bastano e i negrieri si avventurano nella foresta e dopo una battaglia fanno prigioniera una tribù indigena il cui capo è Bonga. Successivamente si spostano a Cuba per vendere gli schiavi ai proprietari delle piantagioni. Il capitano, simpatizzante del capo della tribù, lo rende libero e lo fa diventare marinaio della sua nave.
Il secondo, di nome Parry, si ribella assieme a quasi tutta la ciurma, uccide il capitano e poi diventa pirata con i suoi. Bonga e Banes (amico di Bonga e come lui fedele al capitano) si arruolano come pirati a malincuore,  ma giurano di vendicare il capitano. I pirati si stabiliscono su uno scoglio nel Pacifico e iniziano le loro scorrerie fino a quando, un anno dopo, scoppia un'altra rivolta contro il nuovo capo Parry. Bonga e Banes ne approfittano per far saltare il covo dei pirati, ma mentre Bonga accende la miccia della dinamite viene colpito da una pallottola e muore. L'unico che si salva è Banes, che scappa con un canotto e si stabilisce a Melbourne.
Posseggo una vecchia edizione di questo libro, del 1929 e con copertina originale, acquistata al mercatino dell'antiquariato  a Mogliano Veneto. Dalla stessa signora che me l'ha venduto ho anche acquistato, al mercato dell'antiquariato di Badoere, "Pescatori di balene" del 1894, di cui farò presto la recensione.

sabato 27 maggio 2017

Il Leone di Damasco

Fonte: www.emiliosalgari.it
Il Leone di Damasco è un libro di Emilio Salgari pubblicato da Bemporad nel 1910, un anno prima della morte dell'autore.
Il libro è ambientato a Creta, dove inizialmente si trovano Capitan Tempesta, ossia la coraggiosa Eleonora,  e suo marito il Leone di Damasco, un musulmano convertito al cristianesimo. La crudele Tigre di Hussif ha rapito il figlio dei due cristiani, Enzo, e propone di restituirlo in cambio della loro vita. Purtroppo però lo scambio, avvenuto in gran velocità, non è con Enzo, ma con un neonato musulmano.
Il libro finisce con la Battaglia di Lepanto, nel 1571, vinta dai cristiani, che però non migliora le condizioni della Repubblica di Venezia, che continua a subire conquiste da parte degli ottomani. Mi ha interessato una figura nel libro, Sebastiano Veniero, esistito veramente, comandante della flotta veneziana, il quale aveva settantacinque anni e combatteva in pantofole per problemi di calli. Tornato vittorioso a Venezia, fu poi eletto Doge all'unanimità, ruolo che ricoprì fino alla morte, un anno dopo.
Per maggiori approfondimenti su Sebastiano Veniero potete andare su: Wikipedia

sabato 20 maggio 2017

Salgari nel mondo

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Fonte: www.ecured.cu
Emilio Salgari è lo scrittore veneto più tradotto al mondo e il settimo italiano, con 642 traduzioni.
Lo spagnolo è la lingua in cui è stato tradotto di più, infatti è molto popolare in Spagna e in America latina, soprattutto in Cile e in Argentina. Il rivoluzionario argentino Che Guevara era appassionato di Salgari e lesse 62 libri di Salgari. E' molto tradotto anche nei paesi dell' Europa dell' Est infatti il russo è la seconda lingua con più traduzioni.  Non ci sono state traduzioni in francese e in inglese a partire dagli anni ottanta. In ogni caso i libri più tradotti sono "Il corsaro nero" e "I segreti della giungla nera", il primo è stato tradotto perfino in Armeno.

giovedì 18 maggio 2017

Capitan Tempesta

Fonte: www.emiliosalgari.it

Capitan Tempesta è un libro di Salgari pubblicato nel 1905 dall'editore Donath. E' ambientato nel 1571 a Cipro, dominio veneziano ormai quasi completamente perduto, conquistato dagli ottomani. La protagonista è la coraggiosa Eleonora, che per salvare il suo amato, prigioniero nel castello di Hussif si arruola per difendere Famagosta, ultimo baluardo veneziano a Cipro, fingendosi un maschio, chiamato capitan Tempesta. Nota per il suo coraggio e per il suo valore sfida a duello un cavaliere turco Muley-El-Kadel, che vince ferendolo in modo lieve e risparmiandolo. Mi ha stupito il coraggio di questa donna e del fatto che la tigre di Hussif (colei che teneva prigioniero l'amante di Eleonora) si sia innamorata non soltanto di un cristiano infedele, ma anche di una donna! 
Nel libro è presente un' esclamazione:"e io che li credevo fabbricati di mollica del pane di Mogliano!", ho controllato e ho chiesto a dei nonni di Mogliano (città dove abito) che mi hanno detto che Mogliano Veneto era nota per la produzione del pane, e che aveva molti mulini.

giovedì 13 aprile 2017

Giro del mondo con Salgari

Giro del mondo con  Salgari
Ho realizzato questa cartina dove si possono vedere i luoghi in cui sono ambientati i libri di Salgari che ho letto, cioè dal ciclo dei pirati della Malesia alle avventure africane, in più il libro "Le meraviglie del duemila"
Per consultare i libri divisi potrete vedere il mio post: Libri divisi per cicli
Per approfondimenti su "Le meraviglie del duemila" potete consultare il mio post: Le meraviglie del duemila

Le meraviglie del Duemila

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Fonte: Wikipedia
Le meraviglie del Duemila è un libro di Salgari scritto nel 1907 e pubblicato dall'editore Bemporad.
Il libro è molto originale,la pianta che addormenta perfino per cento anni senza far invecchiare è fantastica, ma è un scusa per trasportare persone del 1900 nel 2000. Aveva intuito molte conseguenze, come l'ovvio aumento della popolazione, anche se molto meno drastico rispetto alla realtà del duemila. I cambiamenti del libro che più mi hanno colpito sono stati la quasi scomparsa degli animali e della carne, la comunicazione con i marziani, la fine dell' uso di petrolio e carbone e l'esclusivo utilizzo di energia idroelettrica e del radium, per illuminare. 
Il libro è ambientato fra New York, Montreal, le cascate del Niagara, Quebec, il polo Nord e poi il Mare dei Sargassi e le isole Canarie, disabitate, per via di eruzioni vulcaniche. Mi ha colpito la fine del libro, e ci sono rimasto un po' male, ma il libro mi è piaciuto.

venerdì 31 marzo 2017

I briganti del Riff

Fonte: emiliosalgari.it
I Briganti del Riff è un libro di Salgari scritto nel 1911 e pubblicato dall'editore Bemporad.
Mi è piaciuta la trama che si basa su avventure, coraggio, mistero, paura e tradimenti. La storia è accattivante, soprattutto nella parte iniziale, dove i personaggi si trovano nella grotta e lottano contro i leoni, il fuoco, l'acqua, i pitoni, i pipistrelli, la cenere alzata dal vento, i falchi reali e i riffani. E' molto bella anche dopo, dove Carminillo, Pedro e Zamora si avventurano sul Riff, inseguiti dai riffani e minacciati da animali pericolosissimi.
Mi ha stupito il fatto che i due studenti di Salamanca, Carminillo e Pedro suonino la chitarra anche in imminente pericolo, ad esempio su una neve in mezzo ad una tempesta. Gli studenti di Salamanca erano tanto innamorati delle loro chitarre, da portarle in un'avventura estrema; infatti non le avrebbero lasciate per nulla al mondo.
Il coraggio dei due studenti e di Zamora è notevole e soprattutto quello di Pedro che ha seguito il suo compagno in terre straniere, mentre stava per imperversare una guerra, senza sapere neanche il motivo del viaggio.
Mi ha colpito la trama, cioè il dover ritrovare il totem del re zingaro per fare in modo che Zamora potesse diventare la regina dei gitani, come sua madre.

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domenica 12 febbraio 2017

Sull'Atlante

Fonte: www.letteraturadimenticata.it
Sull'Atlante è un libro di Emilio Salgari scritto nel 1908 e pubblicato dall'editore Bemporad. E' ambientato in Algeria fra il deserto del Sahara e la catena montuosa dell'Atlante. Il libro mi è piaciuto e mi ha fatto conoscere la legione straniera francese, che non conoscevo, e anche il fatto che torturassero i disertori della Legione o i legionari che si erano ribellati nei bleds nel deserto.
I due legionari Enrico e Michele Cernazè sono due disgraziati che hanno perso tutte le loro ricchezze. Enrico, livornese aveva ereditato dal padre un brigantino, ma gli era stato rubato, mentre l'ungherese Michele aveva sperperato le sue ricchezze a Montecarlo. Dopo aver perso il suo castello, si era arruolato nella Legione straniera ed aveva combattuto valorosamente in Messico, ma spinto dal desiderio di rivedere la patria aveva cercato di fuggire, era stato catturato e portato al bled. Mi stupisce il fatto che la Legione Straniera fosse come un'ultima possibilità in alternativa al suicidio, Accoglieva anche e per la maggior parte persone di altra nazionalità, e che quindi non combattevano per la patria. Se volete altre informazioni sulla Legione straniera potete andare su Wikipedia

giovedì 2 febbraio 2017

Le pantere di Algeri

Fonte: it.pinterest.com
Le pantere di Algeri è un libro di Salgari scritto nel 1903 e pubblicato dall’ editore Donath. È ambientato fra l’Isola di San Pietro (dove si trovava il castello della contessa di Santafiora), vicino all’isola di Sant’ Antioco, nella Sardegna del sud-ovest, e Algeri.
È ambientato nel 1630 durante la Repubblica di Venezia, quando questa dava segni di decadenza sotto la potenza dell’Impero Ottomano, avendo già perso l’isola di Cipro. La storia si svolge proprio ad Algeri, una delle città più importanti dell’impero.
Mi ha interessato la descrizione storica della Repubblica di Venezia di quel periodo, che solitamente non si studia a scuola. Mi ha colpito come nei bagni di Algeri (e in tutto l’Impero) si torturassero gli schiavi cristiani, presi dalle coste italiane, francesi e spagnole o durante scorrerie avvenute per mare e di come dei “fregatari” , pagati da parenti dei cristiani rapiti, fingendosi commercianti tentassero di farli fuggire a costo della vita. La trama è molto avvincente ed è basata su amori, avventure, vendette e assassinii .

Mi ha stupito il coraggio di Carlo (il conte) e quello dei suoi compagni, che partirono per un paese nel quale, se fossero stati scoperti, sarebbero stati uccisi.
Per maggiori informazioni sulla Repubblica di Venezia potete andare su: Wikipedia

mercoledì 18 gennaio 2017

I predoni del Sahara

Fonte:www.emiliosalgari.it
I predoni del Sahara è un romanzo scritto da Salgari nel 1903 e pubblicato dall’editore Donath.
È ambientato principalmente nel deserto del Sahara fra Tafilelt (Marocco) e Tombuctu (odierna Timbuctù, Mali). Tafilelt è una città scomparsa situata  nel Marocco meridionale, mentre Timbuctù è Patrimonio dell’Umanità dell'Unesco ed è stata finalista per essere una delle sette meraviglie moderne del mondo. E' situata nel Mali centrale, poco distante dal fiume Niger. Mi ha stupito l’audacia e il coraggio di questi personaggi che affrontano il deserto, i Tuareg, il simun, gli animali feroci e gli abitanti del deserto, che se avessero saputo la loro provenienza e il loro scopo li avrebbero certamente uccisi. 
Affrontano questa avventura sapendo di avere poco probabilità di raggiungere la loro meta e poca speranza di poter salvare, una volta raggiunta Timbuctù, detta Regina delle sabbie, il capitano Flatters. Il libro mi ha fatto scoprire qualcosa di più sui Tuareg.
Per avere altre informazioni su Timbuctu potete andare su  Wikipedia
Per avere altre informazioni sui Tuareg potete andare su Shikimana.

mercoledì 4 gennaio 2017

La costa d'Avorio

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Fonte: www.emiliosalgari.it
La costa d’Avorio è un libro di Salgari scritto nel 1898 e pubblicato dall’editore Donath.
È ambientato nell’attuale stato del Benin, ma al tempo in quel territorio dell’Africa vi erano diversi stati che ora non esistono più.
I protagonisti sono obbligati ad andare fino al regno dei Dahomey, precisamente nella capitale Abomey (Patrimonio umanità Unesco), per ritrovare il fratellastro di Alfredo, uno di loro, e per questo devono subire attacchi nella foresta da leopardi, leoni, elefanti, vespe terribili e agguerrite, termiti, facoceri, ippopotami, gorilla e da spie messe sulle loro tracce. Inoltre vengono trattenuti da una tribù che li crede capaci di far piovere e che li vuole lasciare solo quando pioverà.
Il libro mi è piaciuto molto, e mi ha permesso di scoprire qualcosa che non sapevo sulle amazzoni. Conoscevo le amazzoni della mitologia greca, ma non avevo sentito parlare di altre; grazie al libro ho scoperto che formavano la guardia reale nel regno di Dahomey.

Per approfondimenti sul regno di Dahomey potete andare su Wikipedia.