I pescatori di balene è un libro di Emilio Salgari pubblicato dall'editore Treves nel 1894.
Il libro è ambientato nel Mare di Bering e poi sulla costa dell’Alaska e nel suo entroterra. Il libro inizia con la caccia alle balene da parte del Danebrog, veliero danese noto per le sue avventurose cacce e per l'audacia del capitano e dell'equipaggio. Le balene scarseggiano e il Danebrog si spinge a nord per trovarne altre, ma l'inverno è vicino e il mare pullula di iceberg e icefield. In lontananza vengono avvistate delle balene e il Danebrog le segue, ma nel tentativo viene circondato dai ghiacci rimanendone bloccata senza più alcuna via di fuga. Il tempo passa e l'equipaggio si prepara allo svernamento, cioè a passare tutto l'inverno nel mare ghiacciato in attesa dell'estate. La temperatura scende a 40 gradi sotto zero e l'equipaggio si raccoglie attorno alle stufe. Arriva il Natale e la temperatura sale, vengono preparati un banchetto e una grande festa e viene pure realizzato un albero di Natale con un pennone! L'atmosfera è emozionante e veramente festosa e natalizia, ma purtroppo quella sera la punta di un iceberg crolla, tutto il banco di ghiaccio si muove e il Danebrog si spezza creando un’enorme falla. La nave sta per affondare ma l'equipaggio ancora non dispera; il fiociniere Koninson e il tenente Hostrup si recano sul banco di ghiaccio, dove poco lontano avevano costruito un magazzino, per prendere le baleniere e salvare i compagni. Purtroppo il banco di ghiaccio si sta frantumando, nonostante ciò i due coraggiosi riescono a giungere al magazzino, ma è troppo tardi per la nave, che affonda davanti ai loro occhi. I due vedono morire tutti i loro compagni, impotenti! Fociniere e tenente costruiscono allora una slitta trainata da una vela e giungono alla costa alaskiana. Il loro piano è quello di raggiungere un fortino della Compagnia della Baia di Hudson. Dopo molte avventure giungono a un villaggio indiano dei Tanana, ma questi dopo promesse di aiuto fuggono, saccheggiando la loro slitta. Koninson e Hostrup si vedono allora costretti a continuare il loro viaggio a piedi. Dopo numerosi incontri con animali feroci i due raggiungono il fortino, che per loro rappresenta la salvezza, e riescono anche a vendicarsi dei Tanana, uccidendo il loro capo. I due danesi, tratti in salvo mentre stavano per essere sbranati dai lupi, si fermano solo il tempo di rimettersi in forze, ricominciano il viaggio attraversando il Canada, per giungere a Quebec dove si imbarcano su una nave per New York. Da lì trovano un’altra nave per la Danimarca. Ritrovano i parenti che li credevano morti e ritornano al loro lavoro di cacciatori di balene, senza dimenticare le avventure che hanno vissuto.
Le foto sono quelle del mio libro acquistato ad un mercatino dell’antiquariato. Si tratta di una copia originale del 1894; i vecchi libri del periodo di Salgari sono quelli che preferisco e mi ritengo fortunato a possedere questo.
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