mercoledì 10 luglio 2019

I naufragatori del Canadà


I naufragatori del Canadà è un racconto di Emilio Salgari scritto fra il 1901 e il 1906, pubblicato dalla Casa Editrice Salvatore Biondo di Palermo, firmati con lo pseudonimo di Guido Altieri. E' stata fatta una ristampa nel 1935 dalla Casa Editrice Sonzogno di Milano, di quest'ultima ne ho una copia.
E' presente un narratore di secondo grado, chiamato papà Miccò, la cui storia occupa la maggior parte delle pagine. E' un racconto cupo e misterioso, ambientato in Canada, nel golfo di San Lorenzo, zona di azione dei protagonisti, i naufragatori. Sono dei malviventi che vivono di brigantaggio, usando uno stratagemma che prevede di attirare le navi durante le tempeste, tramite dei fuochi. Le navi vengono attirate verso delle scogliere, su cui si schiantano, e i naufragatori si occupano di uccidere i sopravvissuti e di rubare le ricchezze trasportate. Nel romanzo è la volta di una nave canadese di ritorno dalla Norvegia. A bordo si trovava anche papà Miccò e Noel, un abile gabbiere, si diceva però che suo padre facesse parte dei naufragatori, anche se era solo una voce. Il caso vuole che, una volta sfracellata la nave, Noel sia stato ucciso proprio da suo padre, il quale a prima vista non lo aveva riconosciuto, perchè ricoperto da degli abiti. Dopo l'imperdonabile omicidio il padre di Noel si getta in mare e viene ritrovato morto il giorno dopo. Papà Miccò invece riuscì a salvarsi scappando nuoto e raggiungendo per miracolo un altro tratto di costa.
L'ambiente che circonda i personaggi rende l'atmosfera più cupa, è notte, il mare è molto agitato, c'è vento e nebbia, è in linea con la fine tragica della storia.

Per visualizzare il pdf del libro cliccare qui

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