Il vampiro della foresta è un romanzo di Salgari, pubblicato dall'editore Biondo con lo pseudonimo di Guido Altieri. Parla di due fratelli siciliani, Marco e Giovanni, emigrati in America in cerca di fortuna, attraverso la ricerca dell'oro. Più precisamente si trovano in Uruguay, in una foresta vergine totalmente isolata dal resto del mondo. Trovata la filiera d'oro decidono di accamparsi, ma fa loro visita un indiano dagli atteggiamenti ostili, che vuole cacciarli dalla sua foresta. I due fratelli non hanno nessuna intenzione di andarsene, poichè non sono minimamente intimoriti dall'indiano, e nemmeno dal grande pipistrello che porta appresso. La mattina dopo, però, si svegliano tutti insanguinati: qualcuno ha prelevato del sangue dal loro corpo durante la notte. Scoprono che è stato il pipistrello addomesticato dall'indiano, si tratta di una specie che succhia il sangue agli animali o umani addormentati. La notte dopo riescono a uccidere il "vampiro", ma provocano la rabbia dell'indiano, che si rivela un vero e proprio addomesticatore di animali, scatenandogli contro un giaguaro. I due siciliani tendono una seconda trappola che si rivela fatale per il giaguaro e anche per l'indiano, che riesce a fuggire, ma viene trovato morto.
Dopo qualche mese di lavoro i due riescono a raccogliere una tale quantità di oro da diventare ricchi e decidono di spostarsi in Paraguay, portando con loro la pelliccia di giaguaro come ricordo di quell'avventura